di Simona Tenentini
ORTE – I trattori “fanno sempre più rumore”.
Inizia ad assumere proporzioni ogni giorno più importanti la manifestazione degli agricoltori che, sulla scia di quanto stanno già facendo i loro colleghi in altri paesi d’Europa, hanno deciso di manifestare il proprio dissenso verso le politiche comunitarie scendendo in strada e congestionando alcuni punti strategici.
“Vogliamo essere ascoltati”, ripete Tonino Monfeli che si è messo alla testa della protesta e che dichiara: “rappresentiamo gli agricoltori di tutta Italia, il Governo deve farci sedere al tavolo delle trattative e ascoltarci, non ci fermeremo”.
Nei giorni scorsi è’ stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per rispristinare il traffico veicolare, ciononostante la protesta non si è placata ma, anzi, ha assunto proporzioni ancora maggiori, e sono previsti ulteriori arrivi di mezzi agricoli.
Domani sera, alle 20.30, prevista la ribalta nazionale: al casello di Orte arriveranno infatti le telecamere di Fuori dal Coro per raccogliere il grido di dolore degli agricoltori: un’unica grande voce contro le politiche europee che stanno mettendo sul lastrico il settore e i suoi addetti: dalla carne coltivata, al prezzo dei carburanti alle importazioni a basso costo, fino al nuovo Green Deal.