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    5 Aprile 2024
    Delirio Italrugby, settimane d’euforia: Menoncello MVP del Sei Nazioni

    Numeri alla mano parliamo del miglior Sei Nazioni di sempre per gli azzurri, come ampiamente narrato e descritto nelle settimane precedenti. Quella vittoria solo sfiorata nel finale transalpino è stato soltanto antipasto dei due storici successi a cavallo tra Scozia e Galles che hanno evitato l’ennesimo cucchiaio di legno e grazie a cuore di un gruppo vero e intuizioni del nuovo commissario tecnico Quesada permesse finalmente che anche a livello di rugby di parlasse del movimento sportivo azzurro in tutt’altra maniera, un quadro dipinto con ben altri colori rispetto al passato, per il rispetto che meritiamo. Un rispetto tangibile anche numeri alla mano e soprattutto, con gratificazioni, soddisfazioni e premi ufficiali, tangibili, concreti. La meta di Lorenzo Pani è stata come noto votata, anche per il romanticismo espresso, come l’azione più bella del Sei Nazioni. Un premio di squadra, dunque. Ma non solo. Perché arrivano anche soddisfazioni e premi individuali. Perché Tommaso Menoncello è stato premiato miglior giocatore del torneo. Il secondo italiano di sempre a riuscirci. Ha battuto clienti come Aki, Earl, tanto per far comprendere la portata di questo riconoscimento. Ha spaccato placcaggi. Ha segnato mete. A tratti è stato incontenibile. Il tempo è galantuomo viene da pensare in questi casi, soprattutto perché parliamo di un ragazzo che tra mille lacrime tempo fa saltò l’appuntamento Mondiale. Invece eccoci qui, non soltanto a narrare gesta bensì pure a narrar premi: miglior giocatore del Sei Nazioni. Ed è un italiano a riuscirci. Un azzurro a riuscire nell’impresa. Il secondo di sempre, in questo caso. Proprio dopo Masi, a compiere tale impresa. Momenti straordinari per il movimento rugbistico italiano. Godiamoceli, finalmente.