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    Sanità, Società
    9 Aprile 2024
    Donazione organi, Cerveteri tra le città più generose d’Italia

    Il centro del litorale laziale in alto nella classifica nonostante la pessima media regionale. Se si considerano anche i piccoli centri è Pescosolido il primo nella classifica del Lazio

    ROMA – Cerveteri è tra le città più generose d’Italia per la donazione degli organi, mentre il piccolo centro ciociaro Pescosolido è primo nella classifica regionale del Lazio.

    È quanto emerge dalla quinta edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d’identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani.

    L’Indice è stato pubblicato dal Centro nazionale trapianti in vista della Giornata nazionale della donazione degli organi che si celebra domenica prossima 14 aprile: i valori sono espressi in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.

    Tra le città medio-grandi (30-100mila abitanti) Cerveteri ha ottenuto il quarto posto nazionale, con un indice del dono di 71,45/100, una percentuale di consensi dell’82,1% e un’astensione del 39%.

    Per quanto riguarda la classifica regionale, in testa c’è Pescosolido: il Comune della provincia di Frosinone ha ottenuto un indice del dono di 85,92/100, una percentuale di consensi dell’87,8% e un’astensione dell’11,5%. Al secondo posto troviamo Configni (RI) con un indice di 82,86/100, terzo posto per Collalto Sabino (RI), con un indice di 81,79/100.

    Il Lazio è complessivamente quindicesimo tra le regioni italiane con un indice del dono di 59,10/100: la percentuale di consensi è del 66,1% e l’astensione è al 41,4% contro una media nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti. Tra le diverse fasce d’età sono i laziali tra i 31 e i 40 anni i più generosi (70,9% di consensi), meglio dei più giovani: i 18-30enni si fermano al 64,5%. Più basso il consenso tra gli over 80 (41,8%), probabilmente a causa dell’errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile.

    Il report integrale è disponibile sul sito www.trapianti.salute.gov.it.