
MILANO – Adesso è ufficiale. Ve lo avevamo già anticipato settimana scorsa: aveva sbaragliato la concorrenza, era in dirittura d’arrivo. Da pochi minuti fiocca pure l’annuncio: il Milan riparte da Ighli Tare. L’ex Lazio, dopo un biennio di inattività, è il nuovo direttore sportivo dei rossoneri.
IL COMUNICATO “AC Milan comunica di avere affidato il ruolo di Direttore Sportivo della Prima Squadra a Igli Tare, che riporterà all’Amministratore Delegato del Club, Giorgio Furlani”.
POLVERIERA Un comunicato che lascia spunti di riflessioni non indifferenti, anzi. Decisamente particolare. Implicitamente diventa palese che sia stata una scelta di Furlani. Fa rumore, specialmente di tempi in cui la società del Milan (fallimentare nei risultati, quindi, conseguenza più importante) è stata più volte dipinta come una polveriera in cui ognuno cerca di strappar sempre più potere a discapito degli altri agli occhi di Cardinale. Problema che sembrerebbe persistere, dunque, anche perché gli ultimi mesi gli insistenti viaggi di Furlani in America sussurravano tra le righe proprio questo: accaparrarsi lo scettro decisionale ai danni di Ibrahimovic e Moncada.
PROFILO Ora. Tare non è mai stata la prima scelta. Di una società disunita, prima di tutto. E forse proprio gli altri avrebbero preferito altre piste, da Paratici a D’Amico. Tare comunque conosce calcio, sa scovar talenti e scegliere allenatori che sappiano valorizzarli, come mostra la sua lunga era laziale. Perfetto per Cardinale e progetto gioventù/asset Milan, in questo senso. Ma basterà per risolver tutto? Il tempo, come sempre, narrerà.