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    Economia e Lavoro
    30 Marzo 2023
    Viterbo, Acquapendente, Tarquinia e Civita Castellana: la ceramica unisce la Tuscia

    VITERBO – “La ceramica unisce la Tuscia”. I rappresentanti dei comuni di Viterbo, Civita Castellana, Tarquinia e Acquapendente, che hanno ottenuto l’importante riconoscimento di “città di antica e affermata tradizione ceramica”, ieri si sono incontrati nella Sala Regia di Palazzo dei Priori in un appuntamento promosso da CNA Viterbo e Civitavecchia.Presenti la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, il vicesindaco di Tarquinia Luigi Serafini, il sindaco di Civita Castellana Luca Giampieri, la sindaca di Acquapendente Alessandra Terrosi, il sindaco di Montelupo Fiorentino e vicepresidente di AiCC (Associazione Italiana Città della Ceramica) Paolo Masetti, la segretaria CNA Viterbo e Civitavecchia Luigia Melaragni e Daniela Lai, presidente CNA Ceramisti Lazio. Insieme a loro anche gli studenti dei licei artistici Orioli di Viterbo con la dirigente scolastica Simonetta Pachella e Midossi di Civita Castellana.“Le origini della ceramica nella Tuscia risalgono al periodo etrusco-villanoviano. – ha ricordato Melaragni – Un patrimonio della Tuscia ma anche dell’intero Paese, su cui negli anni è accresciuta la consapevolezza grazie al lavoro di AiCC. Nel 2023 la ceramica vive un bel momento: abbiamo grande opportunità nel nostro territorio, e siamo convinti che il riconoscimento ottenuto dai quattro comuni della Tuscia potrà innescare un circolo virtuoso, con l’auspicio che le quattro città possano lavorare in futuro su una progettualità condivisa”.Quello della ceramica è un settore che, secondo i dati dello scorso anno, conta 95 imprese nel Lazio, 200 addetti e un fatturato annuo di quasi 8 milioni. “Nella provincia di Viterbo abbiamo circa 25 imprese, cui si affiancano partite iva e artisti”, ha spiegato la segretaria CNA, ricordando anche l’importante appuntamento con la festa della Ceramica Italiana il 20 e 21 maggio 2023.“Fare rete moltiplica le opportunità di cooperazione sul tema della ceramica e amplia gli orizzonti. – ha affermato Frontini – Non va dimenticato anche il ruolo educativo e formativo sul quale dobbiamo puntare, attraverso laboratori didattici e iniziative che coinvolgono le nuove generazioni, perché l’arte ceramica va intesa come trasmissione di valori e competenze specifiche”.Il sindaco di Civita Castellana ha condiviso con il pubblico un excursus sulla storia della ceramica nel comune, che ha visto nascere e prosperare la propria economia proprio da questa attività produttiva. E per chi intende aprire attività legate alla ceramica il comune di Tarquinia prevede anche una serie di incentivi, come ha ricordato Serafini.“Negli ultimi anni abbiamo assistito a una grande vivacità dell’artigianato artistico – ha dichiarato la sindaca di Acquapendente – con una netta ripresa della volontà di esprimersi attraverso la ceramica per farsi conoscere nel settore turistico”.Paolo Masetti di AiCC ha spiegato che “l’associazione negli anni è cresciuta moltissimo, diventando un punto di riferimento a livello nazionale. Il settore in Italia conta 2500 aziende e 10.000 addetti: numeri non certo grandi, ma che esprimono un valore identitario fortissimo. Le città della ceramica sono 57 e Montelupo è stata tra le fondatrici dell’associazione, che oggi possiamo definire una ‘grande famiglia’”.