Non ci sono state grandi sorprese. Tutto confermato. Il commissario tecnico dell’Italia di rugby,  Kieran Crowley, ha rispettato pronostici e premesse e scelto i 33 che andranno fra due settimane in Francia per l’attesissima coppa del mondo. L’importante anche in questo caso era mantenere l’asset e consegnare continuità ad un movimento che nell’ultimo anno ha dato eccome grosse soddisfazioni agli italiani, per cercare di crescere ancora e ottenere risultati importanti. Ecco così a due settimane dall’inizio della competizione iridata la lista dei convocati diramata dal coach neozelandese: tutto rispettato, struttura classica con 19 avanti e 14 trequarti. Ripartizione storica: tra i primi 19 figurano Pietro Ceccarelli; Simone Ferrari; Danilo Fischetti; Ivan Nemer; Marco Riccioni; Federico Zani; Luca Bigi; Epalahame Faiva; Giacomo Nicotera; Niccolò Cannone; Dino Lamb; Federico Ruzza; David Sisi; Lorenzo Cannone; Toa Halafihi; Michele Lamaro; Sebastian Negri; Giovanni Pettinelli; Manuel Zuliani. Tra gli avanti e mediani ecco invece Alessandro Fusco; Alessandro Garbisi; Martin Page-Relo; Stephen Varney; Tommaso Allan; Giacomo Da Re; Paolo Garbisi; Juan Ignacio Brex; Luca Morisi; Pierre Bruno; Ange Capuozzo; Montanna Ioane; Paolo Odogwu; Lorenzo Pani. Una nazionale dunque particolarmente oriunda, non per origini ma per crescita rugbistica. Lo zoccolo duro resta Benetton Treviso, come ampiamente preventivato, rappresentata da ben 16 elementi. Sei sono Zebre, nove militano all’estero e due sono attualmente svincolati. Età media di 26 anni e mezzo, ben 19 i debuttanti in una manifestazione come un mondiale. Zani il più esperto, Allan quello invece con più esperienza a livello internazionale, immediatamente seguito e tallonato dalle presenze continentali di Bigi e Negri. Una squadra nuova plasmata dalle nuove idee degli ultimi anni di Crowley, che nel tempo ha fatto eccome le sue scelte. Adesso il grande salto, la grande speranza, la grande ambizione di esser all’altezza.