L’Italia di rugby vola. Senza pensieri. Sogna in grande. Vuole stupire, senza pressione. Gli azzurri del commissario tecnico Crowley, impegnati in Francia al Mondiale 2023, vincono anche la loro seconda apparizione, bissando il successo del weekend scorso d’apertura, quello nettissimo con la piccola favola Namibia. Stavolta a far le spese della forza azzurra è l’Uruguay, battuto in rimonta 38-17. Già, in rimonta, perchè oggi a dispetto delle premesse va detto che dal punto di vista tattico e dell’interpretazione alla gara non è andato tutto secondo i piani: primo tempo molto deludente. Squadra contratta: a tratti addirittura black-out. Pani per la giusta partenza, poi salta immediatamente l’interruttore: prima la doppia ammonizione per Fischetti e Cannone, poi la meta di penalità ai sudamericani, che quindi colpiscono con Freitas ed Etcheverry. La prima frazione si chiude sorprendentemente con un 17-7 in favore degli uruguagi. Poi l’intervallo: salutare, necessario, determinante per riequilibrare idee e mente. Crowley dall’alto della sua esperienza riordina la squadra e i risultati si vedono tutti già in avvio di ripresa: una seconda frazione dominante. L’Italia spazza letteralmente via l’Uruguay e lo fa con cinque mete, cinque mete azzurre. Rimonta e sorpasso entro il primo quarto d’ora della ripresa: mete per Cannone, Brex, Ioane e Lamaro. Italia sontuosa e missione compiuta: alla fine gestione e accademia, vittoria che proietta addirittura gli azzurri in testa al proprio raggruppamento con 10 punti, davanti a Nuova Zelanda e Francia, che insegue ad otto lunghezze. Saranno i prossimi avversari: arriveranno i test determinanti, senz’altro. Ma sognare non costa nulla. Ed era come minimo indispensabile blindare il terzo posto. Due su due per l’Italia: lo sport azzurro non poteva sognare inizio migliore.