CISTERNA DI LATINA – Prevista per questa sera la sentenza di Cassazione per l’omicidio di Desirèe Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina trovata morta il 19 ottobre di 5 anni fa, in una palazzina occupata in via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma. Davanti alla Suprema corte sono comparsi i 4 imputati. Si tratta di Mamadou Gara e Yousef Salia, condannati in Appello all’ergastolo, Brian Minthe e Alinno Chima a 27 e 24 anni e mezzo di carcere. Per loro il procuratore generale, al termine della requisitoria, ha chiesto la conferma delle pene pronunciate il 21 novembre 2022. Nel corso della sua relazione il Pg ha esaminato la posizione di ciascun imputato chiedendo di rigettare i ricorsi o le varie richieste di rimodulazione dei reati contestati avanzate dai difensori degli imputati. I quattro uomini, tutti africani, sono accusati a vario titolo di aver drogato, violentato e ucciso la ragazzina all’interno dello stabile in cui è stata trovata morta. Presenti in aula la mamma di Desirèe, le due zie, mentre il padre ha preferito inviare conclusioni scritte. I nonni non hanno potuto partecipare a causa di problemi di salute. Proprio in questi giorni a San Lorenzo, a 5 anni dall’omicidio, si è tenuta una cerimonia di commemorazione. Desirèe, la sera del 18 ottobre 2018 è entrata nel palazzo occupato, e dopo averle somministrato un mix di farmaci e droghe, il gruppo ha abusato di lei fino a lasciarla agonizzante su un materasso dove poi, la mattina, è stata trovata morta. Oggi è prevista la chiusura della vicenda giudiziaria con la pronuncia della Cassazione.
