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    Politica
    21 Febbraio 2024
    Provincia del Litorale Nord, Gubetti: “Occorrono dati certi, per il momento nessuna delibera”

    La sindaca Gubetti frena il progetto della Porta d’Italia: “Sono disponibile al confronto ma prima dobbiamo fare analisi e studi che confermino la bontà di una scelta così importante”

     

    CERVETERI (RM) – Lunedì la riunione dei sindaci del Litorale Nord che sembrava aver sancito l’avvio definitivo dell’iter che dovrebbe portare alla nascita della nuova provincia (vedi articolo linkato qui sotto), oggi arriva una frenata. A raffreddare gli entusiasmi ci pensa il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, che, al momento, non pare essere convinta della necessità del progetto. “Su varie testate locali – scrive la prima cittadina etrusca in una lunga nota – leggo di una ormai prossima adozione in Consiglio comunale di una delibera che darebbe l’indicazione della volontà delle amministrazioni di aprire l’iter per far nascere il nuovo Ente. Delibera che nonostante abbia più volte chiesto di visionare, ancorché in bozza, a tutt’oggi non ho avuto il piacere di leggere. Nel corso della riunione tra sindaci svoltasi lunedì a Santa Marinella a cui non ero presente, diversamente da quanto sembra nell’articolo, sembra si siano fatti passi avanti nella direzione di attivare l’iter, quale sia questo iter ancora è poco chiaro, per chiedere la formazione di una nuova Provincia, all’interno della quale si troverebbero il porto di Roma e l’aeroporto della Capitale”. “Negli ultimi mesi – sostiene ancora Gubetti – ho partecipato a numerosi incontri sull’ipotesi di nascita della nuova Provincia, tema sul quale mi sono resa disponibile al confronto, con l’intento preciso di valutare se questo strumento possa essere a vantaggio del nostro territorio, senza mai dare conferme o segnali di approvazione. Con i colleghi sindaci ci eravamo presi un impegno ben preciso, ovvero quello che si sarebbe proceduto in maniera unanime solamente dietro uno studio serio sul tema, sostenuto da dati effettivi, firmato da tecnici competenti che avrebbe dato a noi sindaci la possibilità di parlarne con le nostre rispettive maggioranze politiche e ovviamente con i nostri cittadini. Ad oggi non ho avuto alcuno studio a supporto della creazione di una nuova Provincia e delle effettive conseguenze sui territori, Province che anche dopo la nota riforma Delrio si occupano di settori estremamente delicati come la difesa del suolo, la difesa dell’ambiente, dei trasporti, dello smaltimento dei rifiuti, dell’istruzione secondaria di secondo grado. Alla Provincia, inoltre, fanno capo rilevanti funzioni di programmazione, in particolare il piano territoriale di coordinamento che determina gli indirizzi generali di assetto del territorio. In che modo la gestione di tutte queste competenze potrebbe migliorare uscendo dalla Città di Roma Capitale? Non ho avuto ancora risposta in merito e dunque non sono in grado di portare nessuna delibera in Consiglio comunale. Non c’è una proposta concreta sorretta da analisi e studi da portare in approvazione e ancora prima da portare ai cittadini che devono essere coinvolti in scelte così importanti. Come già detto nelle riunioni con gli altri sindaci, ribadisco dunque che prima di esprimere un parere di adesione o di contrarietà, ho bisogno di dati certi, studiati: elementi che ancora attendo fiduciosa per iniziare un confronto serio con la mia maggioranza e ovviamente con la mia città”.