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    Cronaca
    13 Marzo 2024
    Tempi duri per il “pezzotto”: fino a 5000 euro di multa per gli appassionati di film pirata

    di Simona Tenentini

    ROMA – Tempi duri per il cosiddetto “pezzotto” e gli appassionati di film e partite pirata.

    La stangata per il business da milioni di euro arriva direttamente dal commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) Massimiliano Capitanio, che su Linkedin annuncia: “Il modo migliore per combattere la pirateria è contrastare le associazioni criminali, ma anche quelle legali che fanno business rubando proprietà intellettuali e diritti di altri – Purtroppo una tappa necessaria – prosegue –  anche se probabilmente impopolare, sarà quella di multare gli utenti del pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android ed Apple ma anche dai portali Amazon”, oltre che “gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero)”,

    LE SANZIONI PREVISTE

    Seguono, nel dettaglio, le descrizioni delle possibili sanzioni previste:

    “A breve arriveranno sanzioni da 150 a 5000 euro, e questo, come per tutte le multe, è un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è reso necessario, anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla (utente avvisato…)”.

    La comunicazione arriva a seguito del disegno di legge, approvato all’unanimità lo scorso luglio che prevede misure dure per contrastare la pirateria online, per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita in rete di contenuti tutelati dal diritto d’autore.

    Previste multe salatissime e, in situazioni particolarmente gravi e urgenti, come ad esempio la trasmissione illegale di eventi in diretta, film, programmi di intrattenimento,  l’Agcom può intimare ai fornitori di servizi di bloccare l’accesso a questi contenuti. Per contenuti diffusi illegalmente prevista non solo una sanzione pecuniaria fino a 15mila euro, ma anche la detenzione, da sei mesi a tre anni di carcere.

    Per attuare il monitoraggio di utenze illegali l’Agcom ha attivato, dal 1 febbraio, la piattaforma “Piracy Shield”, per individuare e segnalare i responsabili, chi diffonde i contenuti illeciti e chi ne fruisce.