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    Politica
    1 Aprile 2024
    Santa Marinella, venerdì in Consiglio arriva la “Porta d’Italia”

    Il sindaco Tidei va avanti sul progetto della nuova provincia del Litorale Nord

     

    SANTA MARINELLA (RM) – E’ stata convocata per il prossimo 5 aprile alle 10.30, una seduta straordinaria di Consiglio comunale di Santa Marinella per discutere insieme alla cittadinanza della nascita della nuova provincia “Porta d’Italia”. Il sindaco Pietro Tidei, dunque, nonostante il Pd, suo partito di appartenenza, si sia schierato nettamente contro questo progetto (vedi articolo linkato qui sotto), continua dritto per la sua strada. L’assemblea di venerdì sarà aperta agli interventi del pubblico e rappresenta un passaggio di massima democrazia, informazione e condivisione di un tema suk quale il primo cittadino della Perla sta investendo moltissimo in energie e in impegno politico. “Anche il Consiglio comunale è in procinto approvare la delibera di adesione alla costituenda nuova provincia – spiega Tidei in una nota – quello che andiamo a unificare, staccandoci da Città Metropolitana di Roma, è già un territorio omogeneo che ha un unico Tribunale ed è letteralmente la Porta d’Italia, possedendo il più importante aeroporto internazionale e il primo porto crocieristico d’Europa . Il criterio ispiratore della nuova area vasta sarà quello di creare una Provincia a protagonismo diffuso, anziché un ente centrale dominante e una desolante periferia intorno. Si potrebbe pertanto dare un nuovo impulso alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, monumentale, archeologico e paesaggistico di questa area vasta, con particolare riguardo anche alle politiche e di sviluppo dell’economia legata al mare. Altri vantaggi riguardano una semplificazione della burocrazia con uffici più vicini alle reali esigenze della popolazione dei vari Comuni che andranno a far parte della nuova Provincia. Accade ancora oggi che con la centralità di Città Metropolitana, la Capitale non tiene in dovuto conto le specifiche necessita degli altri Comuni che ricadono sotto la sua egida. L’esercizio pieno e autonomo delle competenze provinciali consentirà alla nuova area vasta di valutare i reali fabbisogni locali e superare eventuali imposizioni volte ad utilizzare il territorio provinciale per smaltimenti, trattamenti, discariche, ed altri interventi di significativo impatto ambientale. Insomma si potrà dire no ad esempio alla nascita di altri impianti di smaltimento dei rifiuti ma l’elenco delle facilitazioni è davvero molto lungo e mi soffermo per ora solo sulla possibilità di incrementare anche i servizi scolastici soprattutto per quanto attiene agli istituti superiori. In estrema sintesi, con la nuova Provincia, ciascun Comune vedrebbe aumentata la sua autonomia decisionale che ancora oggi è talvolta sopraffatta dalle decisioni assunte dalla Città Metropolitana di Roma”.