Otto anni esatti dopo l’ultima volta, il Leicester torna a festeggiare senza giocare. Stavolta non è la Premier, non è la storia forse più bella e grandiosa degli ultimi 50 anni di First Division, bensì il ritorno nella massima competizione del calcio britannico. Welcome back, Leicester City. Le volpi tornano matematicamente in NBA dopo un anno di purgatorio in Championship, forse meritato, forse logistico, necessario e salutare per ricostruire. Finito il ciclo dei Soyuncu, Maddison e Tielemans, quello che ha sfiorato più qualificazioni Champions e vinto una FA Cup, l’era Brendan, quella post Ranieri. Adesso il trionfo della ricostruzione di un pupillo del mondo Manchester City, un altro storico ex assistente di Pep, allievi d’assoluta qualità. Parliamo di Enzo Maresca, che ha stravinto una Championship lanciando giovanissimi come talento Mavididi, rilanciando calciatori come Winks e Daka, sfruttando meravigliosamente infine i gol dell’eterno ponte della storia delle Foxes, eterno Jamie Vardy. Il Leicester ha ottenuto la matematica promozione alla fine dell’anticipo del penultimo turno, quello in cui il QPR s’è divorato 4-0 un Leeds letteramente crollato in questo finale di stagione, complice tre sconfitte, un pari ed una sola vittoria in questo finale di stagione. Paura a Leeds: adesso, con un punto in meno ma due gare in più, l’Ipswich può sognare il sorpasso e coronare un ritorno in Premier stellare, più di 20 anni dopo. 180 anni minuti alla fine: Tractor Boys vicinissimi al traguardo. In questo caso Leeds sarebbe costretta a ripartire dai playoff, ove molto probabilmente accederanno Saints, West Brom ed al momento più Norwich che Hull. Chi vince la doppia semi vola in finale nel tempio di Wembley. La Championship, per valori e tradizioni, resta tra i primi 7/8 campionati d’Europa. Elitè.