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    Scuola e Università
    2 Novembre 2011
    Scontro in provincia sul polo alberghiero

    CIVITAVECCHIA – L’istituto Alberghiero tra due fuochi, destinato probabilmente a non avere l’atteso riconoscimento in termini di riqualificazione e ammodernamento. La querelle tra l’assessore provinciale alle Politiche della scuola, Paola Rita Stella e il consigliere dell’Italia dei valori, Alvaro Balloni, di certo sta ritardando gli accordi con la scuola, alla quale interessa esclusivamente chiudere la partita in tempi brevi. Balloni nei mesi scorsi propose un polo d’eccellenza alberghiero in grado di accogliere anche la struttura e gli strumenti al momento impiegati a Ladispoli, arrivando addirittura a scontrarsi con i rappresentanti politici del posto timorosi di vedersi soffiata la scuola. Da qui l’esigenza della Stella di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, evitando di appoggiare il progetto dell’Italia dei valori per non compromettere i rapporti con Ladispoli e in particolare con il sindaco Crescenzo Paliotta. Così, il 23 gennaio scorso in Provincia, all’atto dell’approvazione del bilancio di previsione 2009, passò l’ordine del giorno legato al polo d’eccellenza alberghiero, con Rita Stella che evitò di commentare la decisione presa dalla massima assise provinciale. Ora il problema si ripresenta: l’assessore alle Politiche della scuola avrebbe preso accordi con la preside Stefania Tinti, la quale avrebbe chiesto che venissero realizzati bar, sale e laboratori di cucina presso l’attuale sede. Notizia gradita a Rita Stella, che ampliando l’edificio di via della Polveriera riuscirebbe a salvare capra e cavoli, evitando di scontentare Ladispoli senza tra l’altro scontrarsi con Balloni poiché la richiesta arriva proprio dalla scuola. Il problema politico rimane, dal momento che una scelta diversa significherebbe ignorare l’indicazione data dal consiglio provinciale e la programmazione fatta. Certo l’ampliamento di via della Polveriera farebbe risparmiare alla Provincia un po’ di soldi, visto che i 4,5 milioni già stanziati non basterebbero di sicuro per la realizzazione del polo, seppure rimarrebbe una carenza sul piano formativo.