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    Cronaca
    5 Ottobre 2023
    Comitato pendolari Roma Nord-Regione: è scontro. “Non perdiamo due ore ad ascoltare come si logorano i bordini dei treni”

    di Simona Tenentini

    ROMA – Finisce con un nulla di fatto l’ultimo incontro in Consiglio Regionale, avvenuto martedì scorso, tra comitati pendolari e Regione sul tema dei disservizi delle linee regionali Orte-Fiumicino (FL1) e Roma-Viterbo.

    A fornire un resoconto dettagliato della riunione è il presidente del comitato pendolari Roma Nord, Fabrizio Bonanni, che racconta: “Siamo stati convocati, con sorpresa, alla commissione suddetta….nella quale abbiamo illustrato i disastri vissuti dai pendolari della ferrovia Roma Nord: corse soppresse, orari inaffidabili, nuovo orario invernale deficitario soprattutto per la parte extraurbana di fatto sempre più abbandonata alla sua sorte.

    Non è garantito il diritto allo studio, molti lavoratori ormai utilizzano il mezzo privato che ritengono molto più affidabile del treno, i comuni da Sacrofano a Viterbo di fatto tagliati fuori dal tessuto sociale della capitale con buchi di orario di molte ore tra un treno e l’altro.”

    Bonanni prosegue: “Abbiamo ricordato la situazione degli studenti del Margherita Hack ai quali hanno soppresso le fermate di fronte il plesso.

    La Regione Lazio ha deciso di chiuderle entrambe senza metterle in sicurezza come avevamo chiesto a novembre scorso. Hanno poi provato ad allestire, in fretta e furia durante i primi giorni scuola, insieme a Cotral e Comune di Morlupo, una fermata di fronte al parcheggio esterno dell’istituto, ma dopo varie segnalazioni con ragazzi lasciati a piedi sulla via Flaminia.”

    In sintesi sono state chieste a RFI e TRENITALIA le motivazioni sui disagi delle ferrovie che gestiscono, tra cui la FL1 e la FL3: la spiegazione è che i bordini delle ruote si sono usurati in maniera eccessiva e questo è anche dovuto al cambiamento climatico (??) e che la soluzione trovata è quella di ingrassarli con maggiore frequenza….”

    A provocare la reazione dei pendolari la giustificazione dell’assessore regionale Fabrizio Ghera che: “ha ribadito che in 5 mesi di governo non si possono fare miracoli e che i treni nuovi arriveranno nel 2025-26.

    Prima di allora sarà difficile avere miglioramenti sulla nostra linea ferroviaria e anche sulla Roma Lido che versa in condizioni critiche. Comprendiamo che dopo i disastri fatti dalla precedente amministrazione regionale si faccia fatica a riprendere le redini del servizio e degli investimenti promessi, ma sicuramente non si possono attendere supinamente gli eventi e non controlli a dovere chi gestisce il servizio: noi non ci stiamo.

    Non siamo venuti a perdere 2 ore di tempo, togliendolo a lavoro e affetti, per ascoltare la spiegazione degli ingegneri di RFI e TRENITALIA (sicuramente utile per gli addetti ai lavori) di come si logorano i bordini delle ruote dei treni!

    L’assessore ha ribadito che farà un incontro con tutti i sindaci della tratta extraurbana e con il comitato per affrontare i problemi connessi al nuovo orario. Abbiamo subito ribadito, in diretta, che se dobbiamo fare un incontro dove non si prendono impegni certi e riscontrabili da parte di tutti, è inutile vederci.

    Abbiamo finalmente chiuso e salutato tutti ricordando che siamo in mobilitazione e ci rivedremo in massa sotto le sedi opportune per manifestare tutto il nostro dissenso per come veniamo trattati. Non abbiamo alcuna intenzione di restare a braccia incrociate aspettando gli eventi e la fine del nostro amato treno: se lo possono scordare. Non credo che verremo più invitati a queste riunioni che riteniamo poco produttive e sostanziali solo per chi deve far vedere che si sta facendo qualcosa.”